La storia
Dai Longobardi
ad oggi |
La Roggia Mischia è uno dei corsi d'acqua forse più
antichi che bagna le terre dal Milanese al Pavese, di cui poco si
sa.
Al tempo Longobardo era conosciuta come Fiume Mischia, infatti nelle
poche menzioni trovate si legge che un tempo era navigabile dal
Milanese al Pavese sfociando nel fiume Po.
Nasce da un grande fontanile nelle terre di Cascina Rosio, tra
Abbiategrasso (Bià) e Vermezzo (Viridis Medium), e scorreva fino a
Pavia raggiungendo il fiume Po nei pressi di Belgioioso.
Col passare dei secoli continuò a mutare il suo percorso per via
delle prime bonifiche.
La Roggia Mischia attraversa un grande comprensorio agricolo
diramando altri canali e ricevendo moltissime risorgive e colature
che contribuiscono a dare vigore alla roggia , infatti fu detta
Mischia perché in essa vengono a mescolarsi moltissime acque di
altre rogge, canali e scolatizzi.
Essa si definiva “Imperiale” perché venne donata al Pavese
dall'Imperatore Arrigo IV nel 1191. Fu determinante per l'economia
artigianale e agricola del comprensorio agricolo tra Milano e Pavia,
e infatti lungo la Roggia vi erano moltissimi mulini, alcuni dei
quali si possono vedere ancora oggi.
La Roggia Mischia è oggi una roggia importantissima che bagna il
distretto agricolo dal Parco Agricolo Sud Milano fino al territorio
del Comune di Pavia in località Cassinino Cascina Casino, ed è
amministrata da un piccolo consorzio di agricoltori, il Consorzio di
Utenti della Roggia Mischia.
Dal fontanile Rosio, posto nelle terre della cascina omonima, la
Mischia giungeva a Vermezzo, raccogliendo nel suo corso vari
scolatizzi.
L'abitato di Vermezzo (Viridis Medium: in mezzo al verde), è sorto
intorno ad un castello molto antico, che per secoli è stato di
proprietà della famiglia Pozzobonelli, proprietaria anche di
vastissime estensioni di terreno irrigato dalla Roggia Mischia.
Nel XII secolo la Mischia fu tagliata dall'escavazione del Naviglio
Grande; nell’occasione
fu costruita una tomba/sifone sotto il Naviglio Grande di modo da
garantirne il sottoattraversamento; sulla ripa destra del Naviglio
Grande fu fatta anche una bocca di presa per
alimentare adeguatamente la Roggia Mischia.
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L'idrografia
Da Vermezzo
a Pavia
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Dalla bocca di presa di
Vermezzo
la Mischia si
unisce al ramo del fontanile Rosio, poi prosegue lungo l'abitato a
est di Vermezzo giungendo al Molino di Vermezzo.
Superato il Molino la roggia, con il suo stupendo fondo in ghiaia,
giunge alla vicina Cascina Casone, poi svolta lungo il centro
abitato, sottopassa il ponte di Via Roggia Mischia e, costeggiando
il nuovo quartiere lungo la Cascina Tavolera, lascia il centro
abitato per dirigersi nel Comune di
Zelo
Surrigone,
sottopassa in ponte della Strada per Cascina Merina e giunge al
Molino della Merina.
Giunta alle chiuse a monte del molino, la roggia alimenta vari
bocchelli di presa di canali irrigui o adacquatori; passato il
manufatto delle ruote prosegue tra i campi della Cascina Merina per
poi entrare nel territorio di Gudo Visconti alla Cascina Bianca,
dove un tempo alimentava il molino.
A valle della Cascina Bianca, la Mischia sottopassa la strada
Gudo-Vigano, toccando la Cascina Cascinetta e proseguendo fino al
Molino del Brugo.
Superato il manufatto delle ruote del Molino del Brugo, prosegue tra
i campi nei pressi delle Cascine Cascinetta, Cittadina e Rota,
entrando nel Comune di
Rosate, con percorso parallelo alla
vicina Roggia Bergonza, e arriva alla chiusa, o ferma, di Cascina
Paù.
La chiusa di Cascina Paù serve per creare un invaso di alimentazione
di vari bocchelli di presa per campi o canali irrigui adacquatori;
superato il manufatto, la Roggia Mischia prosegue lungo la stradina
della Cascina Paù unendosi a poca distanza lungo la stradina ad un
antico ramo di un fontanile prosciugato che oggi serve da scolatizzo
dei campi limitrofi.
Lasciando le terre nei dintorni di Cascina Paù, la Mischia si
accinge ad entrare nell'abitato di Rosate, sottopassando la SP30
Rosate-Vermezzo.
Attraversa l'abitato di Rosate sottopassando il ponte di Viale
Europa e Via Gallotti, e giunge all'antico Molino delle Umiliate
proseguendo verso la periferia del paese toccando la Cascina di
Mezzo e Santa Caterina, giunge all'antico ripartitore dell'Infernin
di
Calvignasco.
Il ripartitore dell'Infernin è un manufatto idraulico a
soglie o stramazzi che serve per regolare la portata irregolare
della Mischia; infatti qui la Mischia incontra la Roggia Ticinello.Le
due rogge si uniscono e, se la portata della Roggia Mischia fosse
troppa allora l'acqua in eccesso viene scaricata scavalcando lo
stramazzo nella continuazione della Roggia Ticinello; se invece la
portata di Mischia è scarsa essa può essere rinvigorita con parte
d'acqua del Ticinello. Non è un manufatto con opere di manovra: la
regolazione avviene tramite il livello delle due soglie rifatte su
quote di secoli fa.
Superato l'antico ripartitore, la Roggia Mischia sottopassa il
pontecanale della Roggia Bergonza e si dirige verso Merlate entrando
nel Comune di
Vernate.
Cento metri a valle l'opera di ferma di Merlate riceve parte
dell'acqua concessa dalla Roggia Giovenzana tramite l'acqua
originata dalla Roggia Bergonza, nei pressi di Bellaria, e poi
prosegue verso Moncucco giungendo dapprima alla chiusa o ferma di
Cascina Resta, antico manufatto di regolazione e invaso su un
preesistente molino. Oggi serve per creare un invaso a servizio dei
cavi irrigui adacquatori nelle terre dei dintorni di Moncucco.
A valle le chiusa di Cascina Resta, la Roggia Mischia prosegue
costeggiando l'abitato di
Moncucco
e giunge ad un antico
pontecanale alto il quale, data l'altezza rispetto al fondo della
Mischia, possiede due muri di sostegno laterali sulle ripe della
Mischia, creando un restringimento della roggia, la quale tramite il
moto dell'acqua crea un burrone a valle del manufatto, noto come
“burrone di Moncucco”.
La Mischia si allontana da Moncucco e giunge alla ex chiusa o
travacca del Molino Vecchio di Moncucco, nei pressi del Santuario
del Molino Vecchio. Oggi rimane solo un salto d'acqua che ricorda l'antico manufatto di ferma del molino.
Continua la sua corsa tra le terre di Moncucco e Papiago, per
entrare nel Comune di Trovo, nei pressi delle Cascine Papiago
e Melghera, giungendo al sottopasso a raso dell'Autostrada A7 MI-GE.
Sottopassata l'Autostrada A7, la Roggia Mischia entra nel Comune di
Rognano, giungendo alla ex chiusa o ferma di Soncino; prosegue poi
tra i campi nei pressi della Cascina Cantarana, e poi ancora verso
Battuda toccando la Cascina Cerro.
A valle della Cascina Cerro, la Roggia Mischia giunge alla chiusa o
ferma del Molino di
Battuda, per poi proseguire costeggiando
l'abitato a est di Battuda, toccando le valli della Battuda,
giungendo nelle valli di
Vellezzo
Bellini, così dette appunto
perché zone basse e paludose, giungendo alla diramazione del Cavo
Canarolo o Mischia di Samperone.
Nelle valli di Vellezzo Bellini, la Roggia Mischia dirama, tramite
bocchello aperto sulla ripa sinistra senza opere di manovra, un ramo
detto Mischia di Samperone, correttamente chiamato Cavo Canarolo, il
quale prosegue attraversando le terre della Cascina Pellegrina e
attraversando le terre di Montalbano verso Samperone, dando origine
al Cavo delle Monache tramite bocchello aperto con paratoia a
soglini. Più a valle nelle terre ad est di Samperone giunge alla
chiusa o ferma detta "Fredda" dando origine alla Roggia Mischietta.
La rimanente portata giunge alla Travacca della Fumara, qui origina
il Cavo del Cassinino e l'acqua in eccesso viene scaricata dalla
travacca nel Colatore Navigliaccio.
A valle il bocchello di diramazione del Cavo Canarolo o Mischia di
Samperone, la Roggia Mischia prosegue verso la Cascina Pellegrina,
originando la Roggia Canova tramite bocchello con paratoia a soglini
aperto sulla ripa sinistra; giunta alla Cascina Pellegrina, la
Mischia prosegue verso il Molino dell'Agostera nel Comune di
Marcignago.
La roggia prosegue lungo i campi tra Marcignago e Samperone,
toccando la Cascina Calignago, fino ad arrivare alla ex chiusa o
ferma della Cascina Molino Vecchio nel Comune di Marcignago.
Dopo la Cascina Molino Vecchio, la Roggia Mischia prosegue scorrendo
tra i campi verso la Cascina Cascinetta, sul confini comunali di
Marcignago, Pavia e Certosa di Pavia, giungendo alla chiusa o ferma
della Cascinetta; qui si alimentano alcuni
cavi irrigui dei dintorni delle cascine Cascinetta e
Cascinazza.
Prosegue nel Comune di
Certosa
di
Pavia
giungendo alla ferma della Cascinazza, la quale serve per alimentare altri vari
canali irrigui adacquatori.
A circa ottanta metri a valle della chiusa, la Mischia sottopassa il pontecanale della Roggia Carminati
e giunge alla
seconda chiusa o ferma della Cascinazza; qui può cedere o ricevere
acqua
dalla Roggia Canova.
Il corso prosegue rettilineo accostato alla Roggia Canova
verso Villalunga, entrando quindi nel Comune di Pavia e giungendo
alla chiusa o ferma del Molino della Pila di Villalunga. La chiusa
serve per creare l'invaso che alimenta vari bocchelli di presa.
A valle del Molino della Pila di Villalunga, la Roggia Mischia
costeggia il piccolo centro abitato di Villalunga,
superato il quale, poco dopo la seconda chiusa di Villalunga,
incrocia la Roggia Campeggia con la sua tomba/sifone, e quindi prosegue verso la frazione Cassinino di
Pavia, scorrendo
lungo le terre tra Cascine Calderari e Villalunga.
Superata la seconda chiusa di Villalunga, posta lungo la
strada poderale tra Villalunga e la frazione di Cassinino, la Roggia
Mischia prosegue in direzione di Cassinino di Pavia, sottopassando e
ricevendo le acque eccedenti del Cavo del Cassinino, e giunge
infine alla bocca morta di scarico, in località Pelletteria,
rilasciando l'acqua residua nella Roggia Cravenza e terminando qui la sua lunga corsa.
A monte della bocca morta, la
Roggia Mischia si dirama verso la Cascina Casino nel Comune di Pavia,
scorrendo lungo la strada vicinale Cassinino Campeggi di Pavia; in
questo tratto però la roggia è in realtà solo un canale adacquatore. La Cascina Casino e alcune terre della Cascina Campeggi
sono le ultime terre irrigate dalla Roggia Mischia.
Comuni attraversati:
Albairate,
Vermezzo,
Zelo Surrigone,
Gudo Visconti,
Rosate,
Calvignasco,
Vernate,
Trovo,
Rognano,
Battuda,
Vellezzo Bellini,
Marcignago,
Certosa di Pavia,
Pavia.
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